• A study of the Healthy Growth Charter in socially disadvantaged children Research and Methodologies

    Musicco, Massimo; Pulvirenti, Rosalia Azzaro; Gainotti, Sabina; Petrini, Carlo; Riccio, Chiara; Silvestrini, Bruno

    Resumo em Italiano:

    La Carta del Benessere è un progetto educativo, contraddistinto da un attivo coinvolgimento di bambini delle scuole primarie nella sorveglianza, tutela e promozione della salute. Dopo essere stati informati dell'iniziativa, gli scolari sono invitati a compilare da soli un questionario su peso, altezza, sport praticati ed altre voci d'interesse medico e demografico. Secondo il progetto, i problemi suscettibili di misure correttive, come l'ambliopia, sono segnalati alle famiglie e affrontati individualmente. Il progetto è stato precedentemente testato su circa 1500 bambini e bambine appartenenti a numerose regioni italiane, fornendo risultati sostanzialmente in linea con quelli riportati in letteratura. Poiché in Italia, come in tutti i paesi, le disuguaglianze sanitarie su base economica e sociale sono un problema rilevante, un secondo studio con l'utilizzo della Carta del Benessere è stato condotto in un gruppo di bambini socialmente ed economicamente svantaggiati. Come si riferisce in questo lavoro, il sovrappeso, la ridotta attività fisica, i problemi visivi e la pratica di discipline sportive sono risultati marcatamente diversi rispetto allo studio precedente. Questi risultati forniscono alcune indicazioni sul ruolo potenziale della povertà e dello svantaggio sociale sullo stato di salute dei bambini. Per affrontare meglio il problema delle disuguaglianze sanitarie, gli attuali sistemi di monitoraggio andrebbero potenziati, preferibilmente con un coinvolgimento attivo del bambino sul piano educativo, e le informazioni raccolte andrebbero tradotte in provvedimenti di sanità pubblica.

    Resumo em Inglês:

    The Healthy Growth Charter is an educational and health-promoting project aimed at an active involvement of the primary school children in health surveillance and protection. Being duly acquainted of the matter, scholars are asked to fill by their own a questionnaire on height, weight, sport attendance and other items of medical and demographic interest. According to the project, problems suitable of corrective measures, such as amblyopia, are signalled to the families and dealt individually. The project has been previously tested on about 1500 boys and girls from various Italian regions, showing that, despite the limits of self-reported data, it provides information in line with literature. Health inequalities in children remain an important problem also in Italy, and a second test of the Healthy Growth Charter was launched in a group of socially disadvantaged children. As reported in this paper, overweight, reduced physical activity, visual problems and other items markedly differed in this with respect to the previous study. These results provide some indication on the potential role of social disadvantage and poverty on health status of children. To better tackle the problem of health inequalities, the actual surveillance systems should be empowered, preferably with an active educational involvement of children, translating the information into public health intervention policies.
  • Performance of V3-based HIV-1 sero subtyping in HIV endemic areas Research and Methodologies

    Tavoschi, Lara; Bernasconi, Daniela; Chiappi, Michele; Suligoi, Barbara; Galli, Claudio; Regine, Vincenza; Kityo, Cissy; Buttò, Stefano

    Resumo em Italiano:

    La sottotipizzazione di HIV-1 basata sulla reattività dei sieri di pazienti infettati da HIV ai peptidi della regione V3 della gp120 di HIV-1 è una procedura spesso utilizzata per sottotipizzare le varianti virali che circolano in aree geografiche con alta prevalenza ed incidenza di infezione da HIV. Allo scopo di valutare l'efficacia e l'affidabilità di questo approccio diagnostico in individui che risiedono in queste regioni, lo abbiamo applicato su 148 sieri ottenuti da 118 individui ugandesi infettati da HIV-1, con data di sieroconversione nota. Dei 148 sieri saggiati, 68 (46,0%) reagivano specificamente ad un solo peptide e potevano così essere facilmente sottotipizzati (sieri SP), ma 64 (43,2%) non reagivano ad alcun peptide (sieri NR) e 16 (10,8%) reagivano a due o più peptidi (sieri CR) e non potevano essere sottotipizzati. Quando venivano considerate le date di sieroconversione, la grande maggioranza dei campioni raccolti da individui con infezione recente apparteneva al gruppo dei sieri NR che mostravano anche un basso Indice di Avidità (AI) per gli anticorpi anti-HIV. I campioni raccolti, invece, durante le fasi più tardive della malattia appartenevano principalmente ai gruppi CR e SP e mostravano un AI più alto. Questi risultati indicano che l'efficacia e l'affidabilità del metodo di sottotipizzazione delle varianti di HIV-1 basato sulla reattività dei sieri ai peptidi della regione V3, dipendono dalla maturazione della risposta immune specifica per HIV e possono significativamente essere molto basse quando si saggiano sieri da individui con un'infezione recente.

    Resumo em Inglês:

    HIV-1 serosubtyping based on reactivity to peptides from the V3 region of gp120 is a low-cost and easy to perform procedure often used in geographical areas with high prevalence and incidence of HIV infection. We evaluated the performance of V3-based serotyping on 148 sera from 118 HIV-1-infected individuals living in Uganda, with estimated dates of seroconversion. Of the 148 tested samples, 68 (46.0%) specifically reacted with only one of the V3 peptides included in the test (SP), 64 (43.2%) did not react with any peptide (NR) and 16 (10.8%) reacted with two or more peptides (CR). According to the estimated seroconversion date, the large majority of samples collected early after infection belonged to the NR group. These samples had also a low Avidity Index. In contrast, samples collected later after infection belonged mainly to CR and SP groups and had also a higher avidity index. These results indicate that the performance of V3-based assays depends on maturation of HIV-specific immune response and can be significantly lowered when these tests are carried out on specimens collected from recently infected individuals.
  • Innovative non-animal testing strategies for reproductive toxicology: the contribution of Italian partners within the EU project ReProTect Research and Methodologies

    Lorenzetti, Stefano; Altieri, Ilaria; Arabi, Sabina; Balduzzi, Donatella; Bechi, Nicoletta; Cordelli, Eugenia; Galli, Cesare; Ietta, Francesca; Modina, Silvia C.; Narciso, Laura; Pacchierotti, Francesca; Villani, Paola; Galli, Andrea; Lazzari, Giovanna; Luciano, Alberto Maria; Paulesu, Luana; Spanò, Marcello; Mantovani, Alberto

    Resumo em Italiano:

    La tossicità riproduttiva, con i suoi bersagli e meccanismi di azione, è una branca complessa della tossicologia: lo screening e l'identificazione di sostanze tossiche per la riproduzione è una delle maggiori sfide scientifiche per la valutazione della sicurezza delle sostanze chimiche, previsto anche dal Regolamento Europeo REACH. Le autorità regolatorie raccomandano l'applicazione del principio delle 3R e lo sviluppo di strategie sperimentali razionali per mettere a punto metodi in vitro e l'uso, nell'ambito del processo di valutazione, di un approccio meccanicistico nell'identificazione e caratterizzazione del rischio. Il progetto europeo ReProTect ha sviluppato un insieme di saggi in vitro per studiare le diverse fasi del ciclo riproduttivo dei mammiferi: sviluppi metodologici e risultati ottenuti su spermatozoi, ovociti, prostata e placenta sono presentati in questa rassegna.

    Resumo em Inglês:

    Reproductive toxicity, with its many targets and mechanisms, is a complex area of toxicology; thus, the screening and identification of reproductive toxicants is a main scientific challenge for the safety assessment of chemicals, including the European Regulation on Chemicals (REACH). Regulatory agencies recommend the implementation of the 3Rs principle (refinement, reduction, replacement) as well as of intelligent testing strategies, through the development of in vitro methods and the use of mechanistic information in the hazard identification and characterization steps of the risk assessment process. The EU Integrated Project ReProTect (6th Framework Programme) implemented an array of in vitro tests to study different building blocks of the mammalian reproductive cycle: methodological developments and results on male and female germ cells, prostate and placenta are presented.
  • Overview of literature and information on "khat-related" mortality: a call for recognition of the issue and further research Research and Methodologies

    Corkery, John M.; Schifano, Fabrizio; Oyefeso, Adenekan; Ghodse, A. Hamid; Tonia, Thomy; Naidoo, Vinesha; Button, Jennifer

    Resumo em Italiano:

    Nel corso degli ultimi 20 anni, è aumentato il livello delle conoscenze relative alle caratteristiche farmacologiche, fisiologiche e cliniche associate al consumo di khat. Nel contempo, tuttavia, i livelli elevati di disseminazione della sostanza in contesti tradizionali hanno in qualche modo limitato la diffusione delle conoscenze relative alla mortalità associata all'uso del prodotto. L'articolo prende in rassegna la scarsa letteratura dedicata all'argomento, analizzando innanzitutto i lavori pubblicati su riviste peer reviewed. Da una lista iniziale di 111 articoli, sono stati selezionati 15 lavori che soddisfacevano ai criteri di inclusione. In seguito all'esame di questi lavori, sono stati identificati altri 61 documenti di interesse, oltre ad altri report ed articoli di giornale. Viene qui proposto un approccio contestuale per la classificazione della mortalità associata ad ogni stadio del "percorso" della pianta: coltivazione, trasporto, consumo, effetti sul corpo umano. Vengono inoltre illustrati e commentati alcuni esempi che affrontano una serie di problematiche, che richiederebbero un maggiore approfondimento scientifico. Di qui la necessità di condurre studi di popolazione relativi alle determinanti sia fisiologiche che psicologiche legate alla mortalità da khat. Le comunità in cui si consuma tradizionalmente il khat, ed i professionisti della salute di queste popolazioni, dovrebbero tenere in maggiore considerazione gli effetti fisiologici e psicofarmacologici del khat, assieme ai rischi di morbidità e mortalità correlati al suo consumo. Vi è inoltre la necessità di raccogliere maggiori informazioni sia a livello nazionale che internazionale relative a queste tematiche.

    Resumo em Inglês:

    During the past 20 years or so, more has become known about the properties of khat, its pharmacology, physiological and psychological effects on humans. However, at the same time its reputation of social and recreational use in traditional contexts has hindered the dissemination of knowledge about its detrimental effects in terms of mortality. This paper focuses on this particular deficit and adds to the knowledge-base by reviewing the scant literature that does exist on mortality associated with the trade and use of khat. We sought all peer-reviewed papers relating to deaths associated with khat. From an initial list of 111, we identified 15 items meeting our selection criteria. Examination of these revealed 61 further relevant items. These were supplemented with published reports, newspaper and other media reports. A conceptual framework was then developed for classifying mortality associated with each stage of the plant's journey from its cultivation, transportation, consumption, to its effects on the human body. The model is demonstrated with concrete examples drawn from the above sources. These highlight a number of issues for which more substantive statistical data are needed, including population-based studies of the physiological and psychological determinants of khat-related fatalities. Khat-consuming communities, and health professionals charged with their care should be more aware of the physiological and psychological effects of khat, together with the risks for morbidity and mortality associated with its use. There is also a need for information to be collected at international and national levels on other causes of death associated with khat cultivation, transportation, and trade. Both these dimensions need to be understood.
  • The potential role of garlic (Allium sativum) against the multi-drug resistant tuberculosis pandemic: a review Research and Methodologies

    Dini, Catia; Fabbri, Alessia; Geraci, Andrea

    Resumo em Italiano:

    I dati a livello mondiale mostrano la crescente incidenza del Mycobacterium tuberculosis (TB) e in particolare della TB farmaco-resistente (MDR-TB). I programmi di controllo della TB nei paesi in via di sviluppo sono sopraffatti dalla complessità del trattamento per le persone colpite dalla MDR-TB, considerata l'inadeguatezza degli attuali strumenti e terapie. La MDR-TB può divenire la forma principale di TB. Sono analizzati i fattori di rischio che rendono il Sud Africa uno dei maggiori epicentri. Viene fornita una rassegna degli studi condotti sull'attività antitubercolare dell'Allium sativum sia in vitro che in vivo. Le ricerche sull'efficacia degli estratti d'aglio su campioni clinici di MDR-TB sono di interesse scientifico. L'Allium sativum offre una speranza per lo sviluppo di farmaci alternativi. Il coinvolgimento dei guaritori tradizionali nei programmi sanitari per la TB può facilitare la somministrazione di estratti d'aglio alle persone contagiate.

    Resumo em Inglês:

    Worldly data show the increasing incidence of Mycobacterium tuberculosis (MTB) and particularly of multi-drug resistant tuberculosis (MDR-TB). In developing countries, TB control programmes are overwhelmed by the complexity of treating MDR-TB infected people, as current tools and therapies are inadequate. MDR-TB could become the main form of TB. Risk factors that make South Africa into one of the main epicentres are analysed. A review of the studies carried out about antitubercular properties of Allium sativum both in vitro and in vivo is provided. The researches about the garlic extracts effectiveness against clinical isolates of MDR-TB are of scientific importance. Allium sativum offers a hope for developing alternative drugs. The involvement of traditional healers (TH) in the TB health management could facilitate the administration of garlic extracts to the infected patients.
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